La psicoterapia cognitivo comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è una psicoterapia sviluppata negli anni ’60 da Aaron.T. Beck.
A. T. Beck era convinto che emozioni, pensieri e atteggiamenti fossero profondamente legati e influenzati dalla nostra percezione delle cose e degli eventi. Una persona con pensieri “distorti” può, quindi, provare emozioni altamente negative che possono condizionare il suo comportamento.
Se una persona, ad esempio, percepisce come pericoloso l’aereo, salendoci proverà un senso di paura. L”idea che la persona si è fatta dell’aereo e l’emozione che gli associa provoca una sensazione negativa che non è direttamente l’aereo a causare.
Questo pensiero influenza negativamente il comportamento e l’umore, che a loro volta mantengono il disagio.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale combina due differenti forme di terapia:
1) La terapia comportamentale insegna alle persone a reagire in modo differente alle situazioni problematiche. Si focalizza sul cambiamento di particolari azioni utilizzando diverse tecniche per diminuire o eliminare comportamenti che creano disagio e aumentare o acquisire comportamenti che favoriscono una migliore qualità di vita.
2) La terapia cognitiva aiuta le persone ad essere consapevoli di come pensieri, credenze e schemi fissi di ragionamento contribuiscano spesso a creare una visione errata di ciò che accade nella vita facendoci sentire ansiosi, depressi, arrabbiati e non semplicemente un po’ agitati o tristi.
La ricerca scientifica, infatti, ha dimostrato che le nostre reazioni emotive e comportamentali sono determinate dal modo in cui interpretiamo le varie situazioni, quindi dal significato che diamo agli eventi. Non è, quindi, la situazione in sé a determinare direttamente ciò che le persone provano, ma è piuttosto il modo in cui la interpretano.
Immaginiamo una situazione esemplificativa: due persone non vengono assunte dopo lo stesso colloquio di lavoro. Uno dei due, un po’ seccato, dopo il colloquio, torna subito a casa; l’altro, invece, inizia a girovagare per la città in uno stato di agitazione. Cosa spiega questi due differenti comportamenti in risposta allo stesso evento? La differente reazione emotiva e comportamentale è determinata dall’interpretazione che i due soggetti fanno della mancata assunzione, quindi dai loro pensieri. La prima persona, probabilmente, avrà pensato che ci saranno altri colloqui a cui sottoporsi e che prima o poi troverà un buon lavoro. La seconda persona, invece, forse avrà pensato: “non troverò mai un lavoro, sono un incompetente e resterò disoccupato per sempre”. Lo stesso evento, quindi, può portare ad emozioni e comportamenti diversi a seconda di come lo si interpreta. Questo spiega perché una stessa situazione-stimolo può provocare in soggetti diversi, o nello stesso soggetto in momenti differenti, due reazioni completamente opposte.
Tutti interpretano gli eventi. La teoria cognitiva spiega questo comportamento evidenziando come tutte le persone cercano di dare un senso a ciò che le circonda e organizzano l’esperienza per non essere sopraffatte dalla grande quantità di stimoli a cui sono sottoposte ogni giorno. Le varie interpretazioni, con il passare del tempo, portano ad alcuni convincimenti e apprendimenti, che, però, possono essere più o meno aderenti alla realtà e più o meno utili al benessere della persona.
La terapia cognitivo-comportamentale aiuta le persone a identificare i propri pensieri disfunzionali, ad esempio quelli angoscianti, e a valutare quanto siano realistici.
Mette in luce le interpretazioni errate e propone interpretazioni alternative, cioè spiegazioni più plausibili degli eventi. In questo modo si giunge ad una diminuzione quasi immediata dei sintomi.
Infatti, una valutazione realistica delle situazioni e il cambiamento del modo di pensare e di agire producono un corrispondente miglioramento dell’umore e del comportamento.
Per ottenere però un risultato a lungo termine è fondamentale modificare le credenze disfunzionali sottostanti attraverso l’addestramento dei pazienti a queste abilità cognitive.